“Penso che il viaggio di Teo sia stato spettacolare!”.
È così che mi saluta un bambino.
Lui, così come i suoi compagni, ha un grande sogno in cui continuerà a credere.
“La scrittrice mi ha colpito quando ha detto che i bambini devono essere ascoltati”.
“La frase che mi ha colpito maggiormente è stata che tutti abbiamo delle paure e, chi non ne ha, non è umano. Queste paure dobbiamo affrontarle ed è questo il vero coraggio”.
Ecco come nasce e si sviluppa un’emozione.
Se tu entri a contatto con il mondo dei bambini, ti trovi in un universo variegato. Regnano fantasia, pazienza, arte, perspicacia, felicità. Ma ci sono anche tante paure, timori di crescere, di esprimere le proprie idee di fronte ai compagni, o agli adulti.
Allora si utilizza una storia: un’avventura attraverso la quale il viaggio metaforico degli animali protagonisti sia capace di dare voce ai tuoi sentimenti più profondi.
Il laboratorio multimediale e teatrale svolto con gli alunni di terza e di quinta elementare di Oleggio Castello (No) ha dato vita a tanta fantasia. Ma, soprattutto, è stata un’esperienza in grado di dar voce a questi bambini protagonisti di domani, che si sono cimentati nella rappresentazione teatrale di un personaggio che, in qualche modo, è diventato un amico.
Il romanzo “La pulce che voleva vedere il mondo” è un viaggio da compiere insieme. Ed è questo che è accaduto.
Dopo la presentazione multimediale, l’ascolto delle canzoni del Musical, e la visione fotografica dei personaggi principali che hanno introdotto il mondo della pulce Teo, la mia proposta è stata questa: “Dividete fra voi i personaggi della storia e date vita a questi precisi capitoli!”.
Si è aperta la caccia a chi sarebbe stato la pulce, chi l’arcobaleno, chi l’aquila, chi il gatto, e così via.
Durante l’incontro successivo, tutti i ragazzi hanno riprodotto il proprio personaggio, in parte seguendo ciò che realmente fa nel libro, in altra dando vita a come lo sentivano a livello personale. La nostra coreografia si è arricchita grazie a molti origami prodotti dai bimbi stessi, che hanno raccolto la sfida lanciata dal gatto Leopoldo a Gasparo, ovvero di creare una pulce di carta, anche se in nessun libro di istruzioni ci sia scritto come farla!
Se tu fossi entrato in classe, ad un certo punto ti saresti trovato circondato dalla natura: alcuni bimbi mimavano le foglie, altri il vento, altri ancora gli animali. In questa armonia di suoni e simpatia, i personaggi del libro hanno parlato e spiegato i valori di cui si fanno portatori: la lealtà, la fiducia, il coraggio, l’umiltà, l’amicizia, l’amore.
I momenti emotivi significativi sono stati tanti, a partire dalla conoscenza e dall’ascolto del silenzio, durante i quali i piccoli scolari si sono sdraiati per terra ad occhi chiusi, in ascolto di quanti rumori accanto a noi in realtà siano sempre presenti. Una riflessione, quella sul silenzio, che mi sta particolarmente a cuore, e che desidero far provare di persona ai ragazzi. Solo stando zitti il cervello trova pause di riposo e ricarica le sue pile. Emergono, nel medesimo momento, tante e nuove idee, date dall’arte, dal risveglio dei ricordi, dalla serenità che la mente ritrova.
Pieno di entusiasmo e timore è stato il confronto con l’elefante Iràco. Un pachiderma, un poderoso ed immenso animale che ti invita a riflettere sul corpo, sulle dimensioni, sullo stop definitivo al bullismo.
Se la pulce Teo crede di essere invisibile, l’elefante Iràco pensa di essere notato da chiunque. Ma non è così.
Perché solo chi ti vuol vedere, ti vede. Altrimenti, che tu sia grasso, grosso, o microscopico come una pulce non fa differenza per quegli occhi che non desiderano guardare.
Ogni bimbo, presa coscienza della sua bellezza interiore e del rispetto che qualsiasi persona merita, ha confidato all’elefante il suo più grande sogno, così come ciò che lo rende pienamente felice. Le “pulci” più coraggiose hanno parlato ad alta voce di fronte ai compagni, che in quel frangente rappresentavano “il mondo in ascolto”.
Tante sono state le emozioni, come quando ci siamo raccontati i nostri giochi preferiti, il desiderio di essere creativi con disegni, bambole, storie da raccontare tramite cineprese, canzoni o vignette. Bellissimo quando alcuni bimbi mi hanno raccontato che giocano con i loro genitori, creando giochi nuovi, storie, disegni.
Ringrazio le maestre Pierangela Artasensi e Simona Travaini per il loro entusiasmo e per il lavoro che hanno continuato a svolgere leggendo insieme ai ragazzi l’avventura di Teo la pulce. Così come ringrazio la Biblioteca “A.Marazza” di Borgomanero, che ci ha ospitato.
Non ti svelo altro, perché, se desidererai incontrarmi per conoscere “La pulce che voleva vedere il mondo” nella realtà della tua scuola, scoprirai che ogni progetto è personalizzato a seconda dei tuoi allievi, dei tuoi compagni, o dei percorsi didattici e psicologici che in questo momento stai intraprendendo.
Contattami e diamo vita insieme a qualcosa di unico per la tua classe!
Lascio la parola ai miei ragazzi, che sono stati i protagonisti di un racconto speciale: quello che fa incontrare la loro vita, la loro creatività e i loro ideali con la letteratura e i valori proposti da una scrittrice che fa della sua scrittura una missione, affinché ci sia più pace, più verità, ma soprattutto si senta forte la responsabilità propria di ciascuno di essere protagonisti seri, veri e positivi di questa terra così difficile e stanca.
Se non siamo noi a dare uno scossone al mondo, lui continuerà a sbadigliare.
Questo il mio augurio, per questi splendidi ragazzi, che mi hanno fatta emozionare: siate voi stessi, e siate fonte di positività!
Vi saluto e vi auguro ogni bene, ricordandovi la frase che più vi è piaciuta:
“Il coraggio non è non avere paura.
Chi dice di non avere mai paura è un bugiardo.
Il coraggio è saper riconoscere la propria paura, prenderla per mano, ed utilizzarla per vincere.
Laddove le nostre fragilità diventeranno i nostri punti di forza, cambieremo davvero il mondo”.
Grazie, ad ognuno di voi!
LE PAROLE DEI BAMBINI:
ecco le risposte più significative che sono emerse a fine laboratorio!
PERSONAGGIO PREFERITO
TEO LA PULCE (vince con 11 preferenze su 25)
“Perché è stato l’unico delle pulci che è uscito dalla tana e perché vuole vedere il mondo”
“Perché è simpatico e curioso”
“Perché Teo è coraggio”
“Perché pur essendo una pulce è riuscito a concludere il suo viaggio aiutando anche degli altri animali più grandi di lui”
“Perché scopre cose che non sapeva e incontra nuovi amici”
ELEFANTE IRÀCO (5 preferenze)
“Perché ha aiutato la pulce a credere in sè”
“Perché presenta molta saggezza e secondo me dice cose tutte corrette”
“Perché ha salvato Teo dalla pozza di fango”
“Perché cerca di aiutare Teo a capire che non è invisibile”
GATTO LEOPOLDO (3 preferenze)
“Perché riesce a spiegare a Gasparo cosa gli dirà la pulce”
“Perché aiuta il bambino a superare delle cose che lui non riesce a fare”
“Perché risponde alle domande del bambino”
BIMBO GASPARO (2 preferenze)
“Perché non perde la speranza nell’aquila”
“Mi dà un senso di divertimento”
ARCOBALENO (2 preferenze)
“Perché mi è risultato simpatico e felice di essere una fonte di gioia per gli uomini, che però non lo ringraziano”
“Perché ha dato a Teo molte informazioni e curiosità per continuare il suo viaggio”
PICCHIO RED e BRUCO SPAM (1 preferenza ciascuno)
SE POTESSI PARLARE CON IL TUO PERSONAGGIO PREFERITO, COSA GLI DIRESTI?
“Di essere sempre se stesso e non cambiare mai”
“Che lo ammiro e che mi piacerebbe essere come lui”
“Andiamo ad aiutare la gente in pericolo oppure triste?”
“Di non mollare mai di vivere”
“Sei una pulce coraggiosa che ha scoperto il mondo”
“Se per caso mi facesse salire sulla sua schiena per farmi volare”
“Se vuole essere il mio amico o giocare insieme”
“Che è stato coraggioso”
“Se gli è piaciuta l’esperienza che ha vissuto incontrando tutti quegli animali”
“Di continuare a difendere tutti gli animali in pericolo”
“Prima di tutto lo ringrazierei, gli direi di farsi vedere più spesso e gli farei alcune domande come, per esempio, se alla fine/inizio dell’arcobaleno c’è un tesoro”
“Se io potessi parlare con l’arcobaleno gli direi di restare felice in qualsiasi momento, anche se alcune persone non gli sono molto grate”
“Gli direi che è il mio migliore amico e siamo amici per sempre”
“Gli chiederei che cosa vuole fare da grande”
“Caro Iràco, da chi hai ereditato questa saggezza?”
QUALI SONO LE COSE IMPORTANTI PER VOI BAMBINI?
“Fare le cose buone, non sentirsi invisibili perché tutti valgono, persino i più piccoli; fare i compiti bene, scoprire il mondo, entrare nel mondo della fantasia, non avere paura, non sentirsi invisibili e non pensare che solo gli adulti possano dare una risposta, studiare, leggere, giocare, mamma e papà, credere in noi e nei sogni, esplorare e incontrare la pulce Teo, il silenzio, giocare, mangiare, studiare, l’amicizia, la fratellanza, l’amore, venire ascoltati, venire aiutati quando abbiamo bisogno, imparare, crescere per difendersi dai pericoli di tutti i giorni, riuscire a ricevere qualcosa che ci sta a cuore, rispettare la natura e tutte le cose che ci circondano, gli amici, imparare, il divertimento, il futuro, stare attenti, studiare e non rubare, non lo so, essere sempre felici e coraggiosi anche nei momenti più brutti”.
QUAL È IL TUO PIÙ GRANDE SOGNO?
A parte una quantità di mestieri variegati, emergono anche:
“La pace nel mondo, che il paese in cui abito cambi, che i bambini e gli adulti malati o poveri vengano aiutati, andare in Africa per conoscere un mondo diverso dal mio, cambiare il mondo, farlo diventare migliore, vedere tutto il mondo, aiutare i malati e i poveri, diventare un portatore di felicità, aiutare i bambini bisognosi, essere un ingegnere per costruire, incontrare la pulce Teo nella realtà”.
SUGGERIMENTI DA DARE ALL’AUTRICE
“Di scrivere tantissimi libri”
“Di fare teatro con la storia di Teo”
“Continua a scrivere libri perché con i tuoi libri fai imparare qualcosa in più ai bambini”.
“Di continuare a scrivere racconti per ragazzi”
Queste sono solo alcune delle parole dei bambini protagonisti.
Credo, tuttavia, che possano farci riflettere sull’importanza dei valori della vita e sull’esigenza precisa dei piccoli di voler accanto a loro degli adulti di riferimento coerenti e pieni di gioia verso quanto sono e fanno.
Arrivederci al prossimo laboratorio multimediale/teatrale “Lo Zainetto della Scrittrice e della Pulce!”.
Adoro ricevere le tue ultime, mentre leggo la mente scorre le tue parole e mi sembra di scivolare come se fossi sopra ad un tessuto di seta. Grazie
Grazie a te per le tue parole, Daniela!
È straordinario sapere che ho dei lettori “fissi” e che tu sei una di loro. Le vostre emozioni nel leggere le mie parole sono quanto di più bello esista per noi scrittori! Altrimenti, per chi vale la pena scrivere? Mica per noi stessi!
Arrivederci al prossimo articolo… Al prossimo viaggio nella realtà di tutti i giorni che varrà la pena di essere raccontato!